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Distacco

La curcuma, da brava radice, non conosce la luce. Quando la incontra se ne innamora a tal punto da perdere la testa. Perde pure sé stessa e si vol at il i z z a

Devo farla innamorare di qualcos'altro. L'idea di intrappolarla sotto una vernice è sbagliata perché perderebbe vita, diventerebbe triste.

Forse la cera, così simile ad un raggio solare, potrebbe riuscire a distrarla. Oppure il succo di limone, con la sua natura acida, potrebbe farle perdere fiducia nell'amore cieco.


Ricetta

  • Primo strato di gesso bianco

  • Aggiunta di innumerevoli strati di curcuma, cui pigmento evapora inesorabilmente ogni volta che viene esposto al sole.

  • Anche il pigmento di guado, entrato nel mood del quadro, evapora in poco tempo.

  • Aggiunta di tuorlo e bianco d'uovo, separatamente.

  • Foglia secca raccolta a Roncegno Terme

  • Per il velo della donna: estratto di tulipano nero e succo di limone.




Diario



Il deserto è tornato a fare i capricci. Non so più cosa sia. Rimane, in lontananza, una parvenza di città nella sabbia e, nella mia testa, tanti aquiloni blu in volo.

[...]

Il deserto è finito. S'intitola "Distacco". Parla di profughi che lasciano una terra amata, solare. Parla di madri che abbandonano ogni sicurezza per dare un futuro ai loro figli. Bambini che si girano a guardare indietro, una foglia d'autunno nel deserto svolazza e s'invola lontana.

Tutto parla di distacco in questo quadro e non servono colori truci a sottolinearne la tristezza. Sono le barriere effimere, sbarre di pensiero, che ci ricordano la fragilità del mondo in cui viviamo.


Estate 2017

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