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Nataraja

Serie "Danze"


In questo quadro gli estratti, calendula, mora henna e un blando mallo di noce, danzano incoscienti sulla tela. Poi evaporano perché è estate e io li lascio, anzi scaravento, ad asciugar nell'orto sotto il sole impietoso del mezzogiorno. Quasi tutto scompare, rimangono aloni puntellati di polpa. La danza si rivela solo quando fisso dei punti fermi, macchie densamente pigmentate che, come perni, permettono al moto di rivelarsi e rimanere perpetuo.

Ricetta

  • Primo strato di estratti (mora, calendula, henna, mallo di noce) lasciati ad evaporare sotto il sole di mezzogiorno

  • Aggiunta di macchie densamente pigmentate: Inchiostro Mallone e Coreopsis (fiore), lasciati asciugare lentamente durante un'intera notte estiva.

  • Gesso e pigmento di Guado per delimitare lo sfondo (e la danza). Poi gesso puro a delimitare le macchie.


Shiva Nataraja, il dio danzante, è rappresentato nella mitologia indù come l’aspetto di Shiva la cui danza estatica della distruzione pone le basi per la creazione e il sostentamento dell’universo.



Lord Shiva è il centro, la sorgente di ogni movimento nel cosmo (rappresentato dall'arco di fiamme). Lo scopo della danza è la liberazione dell'uomo dall'identificazione col mondo della percezione (ignoranza metafisica o avidya), e il luogo dove questa danza deve compiersi, Chidambaram, chiamato il centro dell'universo, è proprio il cuore, il centro dell'uomo, la sua interiorità.




Estate 2019

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